Non so se mi da più fastidio riversare problemi e frustrazioni scrivendo malinconicamente su small-oid oppure, armato di colore e pennelli, avventurarmi su una 50 x 70 ben tirata proseguendo "a naso"... preventivando al momento una sicura mal riuscita.
Mattinata pessima quella di oggi, quando non ti accade nulla di palesemente malvagio ma si percepisce un'energia dubbia che mai prende posizione.
Molto più semplice quindi caricare il blog di un potente(?) monologo adolescenziale alla ricerca della causa e mai della soluzione.
Gli agenti atmosferici non aiutano, per quanto non sia metereopatico posso immaginare con una certa sicurezza che una mattinata soleggiata possa essere stata diversa; Non sarei rimasto davanti al mio portatile con un lapis tra l'indice e il pollice destro e l'intera mano sinistra poggiata sulla bocca... poggiata delicatamente, come si fa quando sovrapensiero spolveriamo sensazioni scomode. Nel pallore di questo tempo così caotico è difficile per me distinguere la notte dal giorno, perchè è in questi momenti che trovi il tempo per indagarti, come nel pieno di un insonne nottata...
Così vicini e per quanto assurdo lontani da noi stessi, la mente svuotata di un unico pensiero portante (sia quale sia) diventa una fucina di infinite paranoie, grandi, piccole e inutilmente importanti.
Quando scrivo cagate simili e prive di senso è perché:
Non ho dormito, ho chiuso occhio verso le cinque e mezzo -almeno credo-, fin quando uno starno stimolo attirava la mia attenzione sul volto... precisamente all'altezza della mandibola e nel sonno (questo lo ricordo benissimo) provavo la totale perdita di controllo della zona... Non è cosi semplice descriverlo.
Paura!!! Nuovamente sveglio riconoscevo il mancato riposo e un fastidioso provenire dai muscoli della mascella... denti serrati come la morsa di una trappola scattata ... quella strana sensazione da cosciente faceva ancora più effetto e sembrava in vorticoso aumento, DENTI SERRATI per dei secondi o istanti ho creduto (trascinato dal momento) in una possibile frantumazione dei molari e perdita degli incisivi dovuta alla troppa pressione esercitata... cose da pazzi.
Ancora qualche istante e il tutto cede... cade, perde significato così che anche la paura abbandona il momento.
Debellato il problema non c'era più nulla tra me e qualche ora di sonno, alle 6 probabilmente già dormivo, alle otto ero in piedi.
Mattinata pessima quella di oggi, quando non ti accade nulla di palesemente malvagio ma si percepisce un'energia dubbia che mai prende posizione.
Molto più semplice quindi caricare il blog di un potente(?) monologo adolescenziale alla ricerca della causa e mai della soluzione.
Gli agenti atmosferici non aiutano, per quanto non sia metereopatico posso immaginare con una certa sicurezza che una mattinata soleggiata possa essere stata diversa; Non sarei rimasto davanti al mio portatile con un lapis tra l'indice e il pollice destro e l'intera mano sinistra poggiata sulla bocca... poggiata delicatamente, come si fa quando sovrapensiero spolveriamo sensazioni scomode. Nel pallore di questo tempo così caotico è difficile per me distinguere la notte dal giorno, perchè è in questi momenti che trovi il tempo per indagarti, come nel pieno di un insonne nottata...
Così vicini e per quanto assurdo lontani da noi stessi, la mente svuotata di un unico pensiero portante (sia quale sia) diventa una fucina di infinite paranoie, grandi, piccole e inutilmente importanti.
Quando scrivo cagate simili e prive di senso è perché:
Non ho dormito, ho chiuso occhio verso le cinque e mezzo -almeno credo-, fin quando uno starno stimolo attirava la mia attenzione sul volto... precisamente all'altezza della mandibola e nel sonno (questo lo ricordo benissimo) provavo la totale perdita di controllo della zona... Non è cosi semplice descriverlo.
Paura!!! Nuovamente sveglio riconoscevo il mancato riposo e un fastidioso provenire dai muscoli della mascella... denti serrati come la morsa di una trappola scattata ... quella strana sensazione da cosciente faceva ancora più effetto e sembrava in vorticoso aumento, DENTI SERRATI per dei secondi o istanti ho creduto (trascinato dal momento) in una possibile frantumazione dei molari e perdita degli incisivi dovuta alla troppa pressione esercitata... cose da pazzi.
Ancora qualche istante e il tutto cede... cade, perde significato così che anche la paura abbandona il momento.
Debellato il problema non c'era più nulla tra me e qualche ora di sonno, alle 6 probabilmente già dormivo, alle otto ero in piedi.
technica digitale
Soltanto adesso a mente "ghiaccia" riconosco la familiarità di alcuni racconti simili... fortunatamente (per me) di tutt'altra natura.
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