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Benvenuti visitatori, questa è una breve nota su come ci si muove su SMALL-OID. ATTENZIONE nella home non è sempre visualizzato l'ultimo aggiornamento , alcuni dei post più vecchi sono in continuo aggiornamento. SMALL-OID, Riccardo Casaioli. In questo spazio espongo in primo piano il mio punto di vista riguardante la scena che mi circonda; Sensazioni ed emozioni trasferite su diversi supporti e materiali,(foto,dipinti,MUSICA e tutto quello che puo rappresentarmi), simile PER tutto ad una valvola di sfogo ma... non DEL tutto... In questa pagina trova spazio anche la parte lavorativa; con cadenza regolare pubblico disegni e progetti (commissionati e non) definitivi o in via di sviluppo aggiornando i post già esistenti o creandone di nuovi. Sostanzialmente SMALL-OID è una vetrina digitale che aggiorno periodicamente con qualsiasi cosa che ritengo adatta, tutti i contenuti sono creati dal sottoscritto, la pubblicazione dei lavori è esclusivamente a scopo illustrativo ; Un virtual magazine. Riccardo Casaioli.

Agenda scolastica 2011-2012 "TREMENDA" school diary


Diario scolastico "TREMENDA" 2011\2012

QUALCOSINA IN TEMA...

Abbandonai i testi scolastici nel 2005 in occasione della fine dei miei anni di scuola superiore, era l'istituto d'arte Duccio di Buoninsegna di Siena e fino ad allora, ogni lezione di matematica cominciava con la mia solita domanda : Faccio l'artistico, a cosa diavolo mi serve la maledettissima matematica porcaccia miseria !!! In effetti la passione provata per questa materia mi aveva suggerito una drastica scelta che in certi momenti  nascondevo anche a me stesso per la vergogna, si perché se il diploma di quinta superiore coincide con la fine dell'"era dei tomi scolastici" molto più datata è quella riguardante i testi di matematica avvenuta più o meno in 5° elementare... ma questa è un'altra storia.
Bene, a dire la verità nel corso degli anni post superiori mi è invece capitato di riprendere in mano qualche libro che usavamo durante le lezioni di laboratorio, è stato utile consultare il "Manuale dell'Artista" per ripassarmi bene la parte dell'imprimitura di una tavola e la preparazione di supporti su cui lavorare, così come è stato molto importante consultare quello di storia dell'arte o di storia civile... Sfogliarne alcuni pagina dopo pagina risvegliava il ricordo di quel tempo e l'infinita voglia di indagare su quel periodo diventa inrresistibile, disegni schizzati, caricature e brevi fumetti riempiono i miei vecchi quaderni a quadretti, rileggo alcuni appunti di chimica che spesso terminano con frasi senza senso o monologhi di un'idiozia unica, e se tutto questo non basta a saziare la mia curiosità spulcio tra i quadernoni delle scuole medie e i temi di italiano che più in rosso di una bandiera sovietica rivelano tutte le attenzioni degli insegnanti.... 

Riccardo deve leggere di più !
Ho con l'acca, punteggiatura inesistente.
Riccardo si deve esercitare molto, errori ortografici.


E'cco una foto risalente al periodo, ritrae il sottoscritto in atteggiamenti particolari.
( per il reperto debbo ringraziare infinitamente Cristina Pascucci, che è anche mia cugina tra l'altro senti te )
E metti, stè, cazzo di, virgole, no?!




Il caro tavolo da studente.

Ma se alle scuole medie i quadernoni a righe con relativi bordi nelle estremità verticali dovevano essere ben ordinati e gremiti di esercizi erano allora i diari scolastici i veri narratori delle più variegate personalità, nella mia classe alcune compagne riuscivano a raddoppiare il volume della povera agenda che troppo spesso non superava i 10 cm di larghezza e i 15 di lunghezza ed uno spropositato SPESSORE... poesie, testi di canzoni, citazioni fondamentali ( almeno una al giorno ), "gossippate" clamorose degne di nota, numeri di telefono, alcune pagine impiastricciate con "il colore più bello che ci sia" o addirittura baci rossettosi con dedica annessa ( tra amiche ma anche per i maschi  più o meno inconsapevoli ) carte di ogni genere, dalle foto adesive di "cioè" (cioè -.- !!!) a poster 50x70 meticolosamente rimpiegati in sei cm quadri, poi ciondoli, collane e portachiavi che violentavano l'identità della povera striscetta di stoffa "segna giorno"!
 Cazzo il risultato finale era un  ventaglio in 3D del peso netto di chilogrammi e chilogrammi, un'antologia evidenziata, ripassata, bianchettata e curatissima di un'intero anno scolastico, l'agenda diventava una reliquia, parlo al passato ma credo che sia così anche oggi, non c'è feisbuk che tenga, la versatilità di un piccolo ma enorme oggetto personale acquista un valore che nel tempo poi si rinforza e la possibilità di toccarlo con mano da un senso di proprietà e sacralità che il digitale non potrà mai concedere... Quanta curiosità suggerivano,  l'aspetto che più mi interessava era  provare la soddisfazione nel possedere un oggetto del genere con la consapevolezza che fosse mio e costruito da me, il mio diario da un chilo e mezzo.... ma il mondo in cui mi sto addentrando è per moltissimi versi a me sconosciuto, non solo, non ho mai avuto la pazienza ne il coraggio di trovarla per trattare con decenza una mia qualsiasi agenda scolastica, si certo posso dire che qualche segretuccio trovava spazio anche in alcune domeniche di noi maschietti così come gli auguri della classe a natale, pasqua e compleanno, ma... almeno i miei di diari lasciavano dedurre una completa inconsapevolezza del mondo roseo dell'ammmore, un palese disprezzo per le canzoni di Neck e una grande passione per i dinosauri... un'ultima differenza da sottolineare era la privacy che non potevo assolutamente tutelare, mentre le sacre scritture delle compagne erano velate da un aura di mistero e misticità, le pagine dei miei diari erano spesso soggette ad annotazioni comportamentali che i maestri regolarmente pretendevano visionate e firmate dal genitore... aaaa quante ingiustizie,  tra l'altro in un certo periodo delle scuole medie inferiori di Monteroni d'Arbia girava la leggenda del:
"Diario in lavatrice" una storia di Amicizia, Legge, Responsabilità, Panico e Rientro pomeridiano di inglese. Diretta da Riccardo Casaioli Bambino :-S
Per concludere.
 Ho avuto anche io un rapporto con i diari personalissimo e intimo se non per la segretezza del contenuto per l'importanza che ho sempre dato a quello che ci scrivevano i professori, ai "compiti a casa" con l'idice delle pagine da studiare a mio avviso sempre lunghissimo ,.., e ai voti che in coincidenza dei compiti venivano riportatiorno nel giorno x, voti pessimi o più decenti destinati ad una convalida casalinga; questa era la situazione, così quello che apprezzavo veramente e che cercavo in un'agenda erano le vignette, quelle di fine pagina e quelle che nelle festività invece occupavano l'intera superficie del foglio, quelli erano i disegni che preesistevano, sketch che in qualche modo alleggerivano la mia "giornata di lavoro", quando all'inizio del post parlo di riscoperta del passato tramite oggetti personali che orbitano intorno alla scuola non ometto il diario scolastico per il semplice motivo che per moltissimi sicuramente è stato e sarà qualcosa che oltrepassa l'utilità per la quale nasce, il diario è il tramite che, più di un quaderno o un libro, trasporta la realtà scolastica in quella soprattutto privata, un iniziazione alla gestione dei proprio doveri anche se noiosi e del proprio tempo. L'imprinting si basa sul tempo e la sua organizzazione, ma parallelamente in certe circostanze alla creazione di un libro di appunti personali indelebile, colore contenuti preesistenti e anche la stessa grafica diventano quindi fondamentali per la scelta del proprio diario.





TELL & TUL "la Ruota"
 Riccardo Casaioli 2011 striscia realizzata per l'agenda scolastica "TREMENDA" school diary a cura
di Don Antonio Mazzi







una copia del diario scolastico alla pagina dove compare la vignetta.



 

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